Il Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019, relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (di seguito, SFDR), introduce una serie di obblighi di disclosure sull’integrazione dei rischi di sostenibilità e la considerazione degli effetti negativi per la sostenibilità nei processi di investimento. Gli obblighi di disclosure hanno un doppio ambito di applicazione: a livello di soggetto e a livello di prodotto e diverse modalità di attuazione, ossia tramite la pubblicazione di informazioni sul sito internet della società, nell’informativa precontrattuale dei prodotti e nelle comunicazioni periodiche.

Le informazioni oggetto della disclosure sono di due tipologie: quelle legate ai rischi di sostenibilità e quelle legate ai principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità (c.d. Principal Adverse Impact o PAI).

SFDR, inoltre, fornisce importanti definizioni, tra cui quella di rischio di sostenibilità, ossia il rischio che i fattori ambientali, sociali o di governance (di seguito, ESG) incidano negativamente sul valore dell’investimento finanziario. SFDR richiede una progressiva integrazione di questi rischi nei processi di investimento e nella valutazione in tali processi degli effetti negativi sulla sostenibilità.


L’identificazione e valutazione dei Rischi di sostenibilità

Nel corso del 2023, Reale Group si è dotata della Politica di Gruppo di gestione dei rischi di sostenibilità con l’obiettivo di stabilire le linee guida per indirizzare l’attività di identificazione, valutazione, monitoraggio e mitigazione dei rischi di sostenibilità, in coerenza con la propensione generale al rischio definita dal Gruppo e in linea con la più ampia Politica di Gestione dei Rischi di Reale Group.

I rischi di sostenibilità riguardano i potenziali impatti negativi riconducibili a questioni ambientali, sociali o di governance (ESG – Environmental, Social, Governance), quali, ad esempio, perdite finanziarie o reputazionali derivanti da fattori di sostenibilità, ossia problematiche ambientali, sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva.
I rischi di sostenibilità si riferiscono ad un evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance che, se si verificasse, potrebbe provocare un impatto negativo effettivo o potenziale sul valore dell’investimento o sul valore della passività. I rischi di sostenibilità impattano le tipologie di rischio identificate e classificate nel framework di gestione e valutazione dei rischi, disciplinato nella citata Politica di Gestione dei rischi di Gruppo, in quanto ne possono modificare la frequenza e/o l’impatto.

La mappatura dei rischi di Sostenibilità nel Bilancio integrato e il raccordo con la valutazione dei rischi di Gruppo

Reale Group ha intrapreso un percorso volto all'identificazione dei rischi di sostenibilità connessi ai fattori ESG: attraverso la collaborazione tra la Funzione di Risk Management, di Compliance e di Sostenibilità di Gruppo, coinvolgendo le diverse funzioni di business, i rischi di sostenibilità sono stati identificati nell'omonimo Catalogo rischi su diversi livelli di granularità. I rischi presenti nel catalogo sono poi integrati nella valutazione complessiva dei rischi di Reale Group. 

Tra le metodologie di valutazione del rischio utilizzate dal Gruppo, è adottato lo strumento di Risk Assessment con orizzonte attuale e prospettico e i cui risultati sono mostrati sia nel Bilancio Integrato che in ambito ORSA (Own Risk and Solvency Assessment). Nell'ottica di una progressiva convergenza tra le attività svolte dal Risk Management per la gestione dei rischi di sostenibilità e l'esercizio di analisi di doppia materialità secondo i requisiti richiesti dalla CSRD, è stato definito un processo di graduale integrazione delle metodologie ed analisi condotte che prevede la determinazione della financial materiality (rischi) basata sulle valutazioni definite durante l'analisi di Risk Assessment. 
Un altro strumento adottato per la valutazione dei rischi di sostenibilità è la Macro Check List (valutazione top-down dei rischi): strumento di auto-rilevazione attraverso il quale viene effettuata l’analisi del profilo di rischio – ad alto livello e in una logica di carattere strategico – e l’individuazione di eventuali cambiamenti da apportare alla mappa dei rischi di Gruppo, anche in ragione della vendita di nuovi prodotti o dell’ingresso in nuovi mercati, cambiamenti tecnologi o organizzativi importanti.

I fattori e i rischi ESG correlati nella politica in materia di investimenti mobiliari sostenibili

La Politica in materia di investimenti mobiliari sostenibili del Gruppo formalizza gli impegni nell’integrazione e valutazione dei fattori ESG nella gestione degli investimenti, al fine di integrare l’analisi finanziaria con informazioni di carattere ambientale, sociale e di governance.

Con questo documento, il Gruppo riconosce come i fattori ESG e lo studio dei rischi ad essi correlati generino un impatto positivo sulla collettività, contribuendo allo sviluppo sostenibile, e favoriscano il perseguimento di risultati finanziari positivi nel lungo periodo. 

In linea con la Strategia di Sostenibilità del Gruppo, nella selezione e gestione degli investimenti si applica un approccio finalizzato a integrare le considerazioni di carattere finanziario con un’attenta valutazione degli investimenti in base a criteri che soddisfino requisiti di tutela ambientale, responsabilità sociale e di buona governance. 

Si allarga quindi il campo della tradizionale analisi finanziaria integrando i fattori ESG nella selezione degli investimenti, al fine di migliorare il rendimento nel lungo termine, mitigando i rischi di sostenibilità e identificando le opportunità di investimento. 

L’approccio è differenziato in base alle diverse asset class: obbligazioni governative, obbligazioni corporate e azioni, OICR, ad ogni emittente in portafoglio è assegnato un punteggio ESG sintetico fornito dall’info-provider MSCI che ne misura l’esposizione ai rischi di sostenibilità e la capacità di gestire tali rischi.

Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità

L’articolo 4 del Regolamento (UE) 2019/2088 (di seguito “SFDR”) prevede che i partecipanti ai mercati finanziari con una media di almeno 500 dipendenti pubblichino sul proprio sito web una “Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità” (di seguito “Dichiarazione” o “PAI Statement”), con la quale forniscono un’informativa circa:

  • Il valore e la metodologia di calcolo per la misurazione degli indicatori che determinano il valore degli investimenti che hanno generato sui fattori di sostenibilità, di cui 18 indicatori obbligatori, comuni a tutti i partecipanti ai mercati finanziari, e 2 scelti tra quelli messi a disposizione a scelta di ciascuna compagnia;

  • le azioni intraprese per mitigare o ridurre l’impatto negativo generato su tali fattori;

  • le politiche di individuazione e prioritizzazione dei PAI;

  • le politiche di impegno adottate dalle compagnie ai sensi della Direttiva Europea 2017/828 (cd. SHRD2);

  • i codici di condotta e le norme internazionali alle quali Reale Group aderisce o fa riferimento nell’individuazione, prioritizzazione e calcolo dei PAI;

  • il riferimento all’Accordo di Parigi.

Tale Dichiarazione viene rilasciata entro il 30 giugno di ogni anno in riferimento all’anno fiscale precedente. Oltre a Reale Mutua e Italiana Assicurazioni, che per legge sono tenute a prendere in considerazione i PAI, la Dichiarazione viene rilasciata anche da altre due società del Gruppo, Banca Reale e Reale Vida che, pur non essendo tenute alla redazione del PAI Statement, scelgono di prendere in considerazione i PAI in ragione della trasparenza che il Gruppo intende riservare ai propri stakeholder circa la serietà degli impegni assunti rispetto al perseguimento di obiettivi di sostenibilità e alla riduzione dell’impatto negativo che la propria attività genera sui fattori di sostenibilità.

Ciascuna Società provvede pertanto alla redazione del proprio PAI Statement. 

Di seguito è possibile prendere visione del PAI Statement di ciascuna società: 

L’integrazione di obiettivi di sostenibilità nelle politiche di remunerazione

La sostenibilità è parte integrante e fondamentale nella definizione delle Politiche di Remunerazione del Gruppo, che si basano su meccanismi retributivi sani, corretti e trasparenti.
La Strategia di Sostenibilità integra il progetto ESG metrics in remuneration: un sistema di correlazione della remunerazione variabile al raggiungimento di obiettivi ESG e di sostenibilità. In particolare, il Gruppo è focalizzato su un processo di sviluppo di un sistema di valutazione che consenta la correlazione della remunerazione variabile al raggiungimento di obiettivi ESG. Già dalle valutazioni 2021 le schede obiettivo individuali hanno una nuova distribuzione dei pesi, con una maggiore enfasi dedicata agli obiettivi di soddisfazione delle aspettative di alcune categorie di stakeholder (interni ed esterni), nonché al raggiungimento di obiettivi strategici, con impatto sociale o ambientale e legati a innovazione e trasformazione.